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Collegato Ambientale, dopo sì della Camera è legge: cosa cambierà

Pubblicato il 7 gennaio 2016 » Da : » Categorie: Blog,Ministero Ambiente,Politica ambientale » 0 Commenti

Dopo un iter parlamentare di due anni è stato votato nella scorsa settimana di dicembre il DDL sulla Green Economy, il cosiddetto Collegato Ambientale, che diventa quindi legge. Il provvedimento con i suoi 79 articoli si pone l’obiettivo di sistemare tutta una serie di questioni
Nonostante alcuni articoli destino qualche dubbio il collegato ambientale è, dopo l’approvazione della legge sugli ecoreati, il secondo importante passo di un percorso per la tutela ambientale del nostro Paese, che deve essere seguito ora dall’approvazione del disegno di legge sul sistema delle agenzie per la protezione ambientale, inspiegabilmente fermo da oltre un anno al Senato dopo l’approvazione all’unanimità alla Camera.
È necessario approvare inoltre la legge per contrastare con efficacia il consumo di suolo, già in discussione in Parlamento, e altre norme fondamentali quali ad esempio la lotta dura alle agromafie e la semplificazione delle procedure di abbattimento degli ecomostri abusivi che continuano a deturpare la bellezza dell’Italia.

 

Principali novità introdotte dal Collegato Ambientale:

 

Rifiuti – Vengono adottate varie misure per penalizzare il conferimento in discarica, mentre sono previste agevolazioni sulle tasse per i comuni virtuosi. Verrà promosso il compostaggio domestico e di comunità e l’economia circolare. Ci saranno multe dai 30 ai 300 euro per chi getta a terra mozziconi di sigaretta, chewing gum e piccoli rifiuti. I Comuni dovranno installare un numero adeguato di posaceneri. Torna in modo volontario e sperimentale il sistema del vuoto a rendere nei bar e nei ristoranti per i produttori di acqua e birra. Le aziende che lavoreranno nell’innovazione con materiali derivanti dalla raccolta differenziata o comunque di recupero, potranno avere incentivi e credito d’imposta.
 
Mobilità sostenibile – è previsto un finanziamento di 35 milioni di euro che andranno ad incentivare iniziative come il piedibus, il car-pooling, il car-sharing, il bike-pooling e il bike-sharing. I comuni con più di 100 mila abitanti, anche in associazione, potranno presentare progetti per limitare traffico e smog. Verrà estesa l’assicurazione INAIL per coloro che si recano al lavoro in bicicletta.
 
Rischio idrogeologico – istituito un fondo di 10 milioni di euro per demolire opere e immobili abusivi realizzati in aree a rischio idrogeologico elevato. Un altro fondo viene istituito per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
 
Acquisti verdi della pubblica amministrazione – vengono facilitati. Le aziende dotate di certificazione EMAS o UNI EN ISO 14001 vedranno ridotte le garanzie necessarie per accedere agli appalti per la fornitura di beni e servizi ecologici. Vengono stabiliti Criteri Ambientali Minimi che devono essere garantiti nelle forniture per l’amministrazione pubblica. Si prevede la dotazione di tutti i semafori con lampade LED.
 
Biomasse e biogas – vengono inclusi per il conteggio degli incentivi anche i sottoprodotti della trasformazione degli zuccheri tramite fermentazione e i sottoprodotti della lavorazione o raffinazione di oli vegetali, come materiale da utilizzare per la produzione di energia pulita.
 
Bonifica amianto – le imprese che nel 2016 avranno operato nella bonifica dell’amianto potranno godere del credito d’imposta al 50%. In totale ci sarà un investimento da parte dello Stato di 20 milioni di euro, 5,667 milioni per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019. Viene istituito un fondo anche per la bonifica di alcuni edifici pubblici.
L’istituzione del marchio “Made Green in Italy” che certifica i prodotti a “km 0″ e provenienti da produzioni agricole e industriali sostenibili.

 
Da: GREENSTYLE.IT