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Il CrccS al seminario LandCare

Pubblicato il 23 dicembre 2015 » Da : » Categorie: Blog,Comuni Sardegna,Politica ambientale » 0 Commenti

Cura del territorio: Rete Mediterranea transfrontaliera per il rafforzamento della governance locale al fine di migliorare la gestione dei rifiuti rurali

 

Il 21 dicembre 2015, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria e Architettura di Cagliari, si è tenuta  una Giornata tecnica sulla gestione dei rifiuti organizzata nell’ambito del Progetto LandCare MED, finanziato dal Programma Europeo ENPI CBCMED, finalizzato a  definire e sperimentare metodi per la gestione sostenibile dei rifiuti urbani e agricoli.

 

Sono stati  presentati i risultati conseguiti nei quattro Comuni pilota, Decimoputzu ed altri tre comuni in Tunisia ed in Libano.  Sono state illustrate  anche alcune “ buone pratiche” promosse sia da amministrazioni Comunali della Sardegna che da soggetti imprenditoriali privati.

 

All’iniziativa seminariale è stato invitato anche il CrccS che ha pertecipato con il Presidente Daniela Barsanti ed il VicePresidente E. Salvo Maffei. Il Crccs ha illustrato lo stato dell’arte delle proprie iniziative a sostegno della cultura della raccolta differenziata ed ha presentato una propria comunicazione riguardante “ Il principio di prossimità nella gestione della R.D. degli imballaggi a base cellulosica”. Di seguito si riporta il breve abstract della relazione esposta nel seminario.

 

<< La gestione dei rifiuti è un argomento complesso e con molte implicazioni di carattere economico e soprattutto di carattere  ambientale.

Il principio di prossimità applicato ai rifiuti contribuisce  a ridurre gli impatti ambientali dovuti al  trasporto sul territorio e consente la realizzazione di un reale “ monitoraggio” del  sistema relativo alla gestione dei rifiuti.

 

Nel settore degli imballaggi a base cellulosica ( carta e cartone) prodotti dalla raccolta differenziata, i dati statistici della realtà sarda  (Arpas 2014) riportano 70mila T/a di macero di carta, di cui solamente 20/25mila T/a vengono realmente trasformate in carta riciclata nell’ambito della filiera regionale. Le rimanenti 45/50mila T/a vengono “smaltite” fuori dalla Sardegna e trasportate via mare in Continente con costi ed oneri economici non indifferenti.  Conseguentemente ed in rapporto al solo trasporto su strada,  si stima un traffico veicolare annuo di quasi 1.666  autocarri in lungo ed in largo per la Sardegna.

 

Rilevanti anche  le ricadute ambientali specifiche: emissioni di CO2, benzene e idrocarburi non metanici, impatti ambientali per inquinamento, rumore, traffico, sull’intera  viabilità regionale.

 

Tale situazione  non è accettabile dal punto di vista della responsabilità sociale e contrasta con le normative comunitarie che richiamano un sistema di gestione dei rifiuti che tuteli la salute umana, senza danni per l’ambiente e rischi per  l’aria, la terra, l’acqua, la flora e la fauna.

 

La normativa regionale dovrebbe prevedere un’espressa preclusione al trasferimento ed al trasporto di rifiuti fuori dalla Sardegna per il materiale che può essere riciclato in ambito regionale nel rispetto dei principi di autosufficienza e di vicinanza, determinando  una differente  disciplina tra i rifiuti destinati al recupero e i rifiuti destinati allo smaltimento.>>

 

Foto: Aula Magna della Facoltà di Ingegneria – 21 dicembre 2015

Foto: Aula Magna della Facoltà di Ingegneria – 21 dicembre 2015