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Oristano. Provincia, interpellanza Sostegno all’industria cartaria della Provincia e della Sardegna

Pubblicato il 3 maggio 2014 » Da : » Categorie: Blog,Politica ambientale » 0 Commenti

Presidente del Consiglio provinciale
Presidente della Giunta
Assessore alle Attività Produttive
Tutti i Consiglieri provinciali

INTERPELLANZA CONSILIARE

ORISTANO. SOSTEGNO ALL’INDUSTRIA CARTARIA DELLA PROVINCIA E DELLA SARDEGNA

PREMESSO CHE:

  • il Consorzio industriale dell’Oristanese, recentemente ha realizzato l’impianto di selezione, trattamento e valorizzazione dei rifiuti a Masangionis in agro del Comune di Arborea. L’impianto consente a tutti i Comuni della Provincia di smaltire i rifiuti di natura secco non riciclabile e umido organico (da cui si realizza il compost per utilizzo in agricoltura);

APPRESO CHE:

  • nell’impianto di Masangionis è in fase di realizzazione il terzo lotto, i cui lavori si dovrebbero concludere entro la fine dell’anno, che prevede la valorizzazione di materiali riciclabili come vetro, metalli, alluminio, plastiche, carta e cartoni ingombranti;

CONSIDERATO CHE:

  • Esistono delle realtà consolidate nel territorio provinciale e regionale, che nel caso della Cartiera Santa Giusta Srl ha origine fin dal 1962;
  • L’azienda industriale produce carta per ondulatori a partire dalla carta da macero, occupandosi quindi anche di reperire la materia prima in Sardegna e avviando la raccolta della carta da macero.
  • Inoltre negli stessi anni avvia il sacchettificio che utilizzando parte della carta prodotta trasforma la carta in sacchetti .
  • Nel 1982 viene fondata la Papiro Sarda Srl che rileva dal fallimento Perra la cartiera di Macchiareddu (Assemini), iniziando una nuova produzione di carta per ondulatori di tipo più pregiato rispetto a quella della Cartiera Santa Giusta.
  • Nel 1992 a Macchiareddu inizia anche l’attività di trasformazione della carta in carta accoppiata al polietilene per macellerie e pescherie
  • Nel 1995 cessa l’attività di produzione della carta a Santa Giusta e rimane la raccolta della carta da macero ed il sacchettificio potenziando, nel contempo, la produzione nella cartiera di Macchiareddu.
  • Nel 2006 viene creata la Recupero Carta Srl per iniziare a “razionalizzare” le attività del gruppo.
  • Inizialmente la Recupero Carta si occupa di gestire la raccolta del macero nella sede di Macchiareddu e successivamente acquisisce dalla Cartiera Santa Giusta Srl la raccolta del medio campidano e del nord Sardegna.
  • Nel 2009 viene costruito un nuovo capannone ad Assemini e con la creazione della Papiro Sarda Converting srl viene trasferito il sacchettificio di Santa Giusta, e la produzione di accoppiati di Macchiareddu in modo da unificare il processo di trasformazione del prodotto finito.
  • L’attuale configurazione consiste in :
  • Cartiera Santa Giusta srl che detiene degli immobili locati sia all’interno che all’esterno del gruppo (Supermercato Simply e Recupero Carta )
  • La Papiro Sarda srl che produce la carta che viene venduta per il 60% nella penisola , per il 30% all’unico ondulatore in Sardegna e per il 10% alle aziende del gruppo che la trasformano. Produce ton 16.500 di carta, e riceve nell’impianto di Macchiareddu circa 29.000 ton di carta proveniente dalla raccolta differenziata.
  • La Recupero Carta srl che nelle due sedi di Macchiareddu e Santa Giusta provvede alla lavorazione della carta da macero.Ricevendo ton 48.000. Parte della carta da macero viene ceduta alla Papiro Sarda, e un’altra parte per obbligo di Comieco ad altre cartiere della penisola .
  • La Papiro Sarda Converting Srl produce sacchetti di carta ed accoppiati per uso alimentare vendendo nel mercato locale e nella grande distribuzione.
  • Le stesse aziende, con altre operanti nel settore (Ondulor, etc ), hanno dato vita nel 2012 ad un consorzio di filiera (CrccS) che attualmente è stato riconosciuto come partner da parecchie amministrazioni comunali (ad oggi 25) e dall’ANCI stesso.
  • La creazione del Consorzio di filiera Sardo, si è reso necessario per poter riportare nel nostro territorio la cultura e i benefici della raccolta differenziata, con la ricaduta di produttività e lavoro nel nostro territorio
  • La perdurante tendenza generale alla diminuzione dei prodotti cartacei trasformati è certamente collegato, tra le altre motivazioni, alla diminuzione del macero utilizzato nella produzione industriale che contrasta pesantemente con il dato macroscopico del continuo aumento dell’esportazione di carta da macero. I dati diffusi da Comieco- Consorzio Nazionale di Filiera Carta – (17° Rapporto luglio 2012, pag. 14) riportano con “soddisfazione” la ripresa dell’export ( + 100.000 Ton.) per un saldo netto destinato all’estero di 1,25 milioni di Ton (+ 10,2%) ed un aumento del 15,44%, pari a 936.449 Ton., di macero avviato a riciclo all’estero, in particolare Cina, Indonesia e Slovenia.
  • Appare evidente che tali dati, se raffrontati con il calo dei rifiuti urbani del 2,5%, ma l’Osservatorio Federambiente valuta il calo al 5%, contrastano ancora di più con i potenziali spazi di crescita della raccolta, anche al Sud, grazie alla produzione di materiali cartacei ad opera soprattutto delle famiglie e delle realtà burocratiche, pubbliche e private, e degli uffici e strutture di servizi e consulenza.
  • In tale contesto, anche in Sardegna, si manifestano con sempre maggiore evidenza le criticità del sistema Comieco, (dal rapporto Comieco n. 18 anno 2012 pag16 ) si evincono i dati della raccolta pari a ton 57.791 di carta e cartone , ma alle 2 cartiere Sarde ( Papiro Sarda a Macchiareddu e Cartiera Logudoro a Caniga ), il sistema nazionale lascia solo il 20% del fabbisogno di macero per la produzione, il resto raccolto nel territorio è messo all’asta.
  • Per altro, l’attuale sistema del raccogli in Sardegna e vendi all’estero, oltre a depauperare l’imprenditoria locale, comporta notevoli costi in termini di inquinamento ambientale
  • E’ paradossale ma il sistema in atto è oggettivamente orientato a sostenere una rilevante esportazione di materiale prodotto in Sardegna verso il Continente d’Italia e una altrettanto consistente importazione di materia prima, e successivamente di prodotto finito, dall’esterno verso la Sardegna, movimentando in tal modo un traffico veicolare di migliaia di autotreni e mezzi pesanti( stimabili tra 1500 e 2000 annualmente!), in lungo ed in largo nei nostri territori con ulteriori conseguenze in termini di vibrazioni, rumore ed emissioni di CO2, penalizzando l’attività della filiera della carta . Il Consorzio Regionale Carta e Cartone Sardegna si propone di rivitalizzare la cultura della raccolta differenziata in Sardegna e prima di tutto per la Sardegna e di rispettare :
  • Il principio normativo del riciclaggio a “km 0” , mentre oggi si privilegia solo il conferimento alle piattaforme ( ormai la Regione ne ha finanziate diverse )
  • Il principio di “riciclare “ nel luogo dove il rifiuto viene prodotto , qualora ci siano attività adatte a tale scopo.
  • L’obiettivo del Consorzio sardo è, in breve sintesi, modificare l’attuale “sistema Comieco” garantendo che le produzioni di macero siano lavorate e trattate in Sardegna aumentando, conseguentemente, le produzioni di “trasformato” da veicolare nel mercato dei prodotti cartari in Sardegna ed in Continente. Tale obiettivo consente di ampliare nel medio termine la base produttiva del comparto, alimentare i servizi e le attività commerciali a valle e avviare concreti processi di ricaduta positiva di reddito e occupazione, il tutto senza depauperare il riconoscimento dei legittimi corrispettivi delle amministrazioni pubbliche titolari della gestione, diretta o con appalto, del servizio rifiuti urbani.
  • Che la Papiro Sarda nel giugno del 2012 ha acquistato un’area nella zona industriale di Marrubiu per realizzare un impianto, i cui lavori di costruzione sono previsti a breve, per il ricevimento della carta da macero per la selezione e il pressaggio e successivo invio alle cartiere;

APPRESO CHE:

  • L’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi in un recente rapporto, evidenzia la notevole disparità con gli altri paesi europei per il costo degli imballaggi che nel periodo 2007-2012 è aumentato in media del 17%. In Italia è stato costituito il sistema Conai che si attribuisce il merito di aver introdotto il Contributo Ambientale Conai (di seguito CAC) più basso d’Europa. Nonostante tale vantaggio per le imprese italiane, che avrebbe dovuto rendere meno costosi almeno i prodotti alimentari nazionali su cui incide moltissimo il costo dell’imballaggio, l’Italia è diventata in pochi anni uno dei paesi europei con l’Indice di Livello dei Prezzi (PLI) più elevato in Europa secondo Eurostat3. Parallelamente le tariffe per la raccolta dei RU in Italia, che sarebbero dovute diminuire in misura proporzionale alla progressiva assunzione in carico dei costi di raccolta degli imballaggi da parte delle imprese che li producono e li commercializzano, è invece aumentato in media del 17 % nel solo periodo 2007-2012 (secondo i dati dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanza Attiva). Un quadro molto preoccupante che ha indotto l’Associazione Comuni Virtuosi a sviluppare questo rapporto e le conseguenti proposte allo scopo di rivedere quei punti del precedente accordo che penalizzano così pesantemente i Comuni al punto da impoverire oltremodo le già esigue risorse a disposizione per raggiungere quei parametri di qualità ed efficienza necessari per rispettare i target europei di riciclo al 2020.

CONSTATATO CHE:

  • L’azienda e il Consorzio Regionale Sardo hanno avanzato una specifica manifestazione di interesse al Consorzio Industriale proponendosi per la gestione del 3^ lotto in considerazione della propria decennale esperienza e della evidente necessità di evitare la nascita di due strutture similari a breve distanza e sul medesimo bacino di utenza. Per tali ragioni il Consorzio Industriale avrebbe un vivo e reale interesse ad accettare la loro collaborazione, senza che lo stesso Consorzio Industriale abbia mai risposto a tale richiesta;

 

CHIEDE
di interpellare l’Assessore alle Attività Produttive e il Presidente della Giunta per sapere:

1. Se è a conoscenza del Consorzio di filiera sardo di recente costituzione che riunisce le più importanti realtà cartarie della Sardegna;

2. Come intende valorizzare l’attività di detto consorzio, quali azioni concrete intende porre in essere per favorire lo sviluppo delle attività imprenditoriali sarde coinvolte

3. Se non ritenga opportuno interessare tutti i Comuni della provincia di Oristano per sensibilizzarli ad aderire alla proposta del Consorzio ai quali può dare benefici in termini di minori costi del servizio;

4. Se non ritenga necessario conoscere dal Consorzio Industriale quali scelte intenda assumere per la gestione del 3° lotto;

5. Quali eventuali motivazioni da parte del Consorzio Industriale siano alla base della condivisione o meno della proposta di collaborazione da parte di Papiro Sarda;

Oristano, lì 13 novembre 2013

Il Consigliere Provinciale
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Stefano Figus
Presidente gruppo consiliare
Sinistra Ecologia e Libertà

da sardegnareporter.it