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“Chi produce più rifiuti dovrà pagare più tasse”

Pubblicato il 27 agosto 2016 » Da : » Categorie: Blog,Politica ambientale » 0 Commenti

Il Comune di Cairo in Liguria indice un referendum per applicare il nuovo principio

 

Un referendum tra i cairesi per cambiare il principio alla base della tariffa della Tari, secondo l’ottica «chi inquina di più paga di più» e per premiare i cittadini virtuosi che si impegnano nella raccolta differenziata. L’invito ad esprimersi è stato inviato dal Comune ai residenti insieme all’avviso per il ritiro del nuovo kit per la differenziata. Spiega, l’assessore Alberto Poggio: «Intendiamo chiedere ai cairesi se sono d’accordo nell’applicare un calcolo sulla tariffa che diventa più equo, andando a pesare sull’effettiva quantità di secco residuo prodotto o, se vogliamo, premiando chi effettua una raccolta differenziata puntuale. La premessa è che abbiamo attivato la raccolta porta a porta per poter centrare l’obiettivo imposto dalla legge regionale che prevede il 45% di riciclaggio al 2016 e del 65% al 2020. Con i risultati che stiamo già ottenendo, la Provincia di Savona ci riconosce(così come ad Altare, Cosseria, Dego, Giusvalla e Piana Crixia) uno sconto del 15% sull’extra costo che per il 2016 il nostro Comune dovrà sostenere per il trattamento fuori Regione del rifiuto impossibile da riciclare. Obiettivo della raccolta porta a porta spinta è, infatti, avere un secco residuo con meno impurità».

 

E proprio per sostenere tale obiettivo, ecco la proposta dell’amministrazione comunale: «Un nuovo sistema di calcolo della Tari che premierà i cittadini più virtuosi: più bassa sarà la quantità di rifiuto secco indifferenziato prodotto, più basso sarà l’importo della bolletta. La nuova tariffa – prosegue Poggio – sarà composta da una quota fissa e da una quota variabile che dipenderà dalla quantità di residuo secco prodotto da ogni famiglia». Per calcolarlo, continua Poggio, ci possono essere due metodi: «L’operatore raccoglie il sacchetto dal mastello, con un lettore ottico legge il codice a barre ed abbina il sacchetto ad un utente, e quindi lo pesa. Il metodo più semplice, che è quello che chiediamo di adottare, si basa, invece, semplicemente sul numero dei conferimenti del mastello per il secco: se lo metti fuori 50 volte hai una tariffa, se 30 un’altra».

 

Ma così non c’è il rischio di esporsi ai soliti furbetti che si inventeranno qualsiasi cosa, dal buttare i rifiuti nei boschi a nasconderli nel mastello del vicino. «Proprio per questo abbiamo indetto il referendum, tramite una scheda che dovrà essere consegnata al Comune: non è solo scegliere se si vuole cambiare metodo, ma se vogliamo adottare il nuovo calcolo della tariffa abbiamo bisogno della reale collaborazione dei cittadini anche nel segnalare eventuali furbetti». Una bella scommessa, visto che si continua a viaggiare su una media di una trentina di multe al mese per rifiuti ingombranti, abbandonati o conferiti non nel modo idoneo.

 

Da:Lastampa.it